Usato e di proprietà: Una notte in discoteca con la fionda
Pubblicato 21/01/2025
Era solo un altro venerdì sera nel club gay. Ero già spogliato con solo i calzini e le mie TN preferite, sdraiato sull'imbragatura, aperto e pronto, l'aria densa di sudore, lubrificante e attesa. I ragazzi continuavano a passare, guardandomi come un pezzo di carne. Io non mi muovevo. Volevo che venissero a prendersi quello che volevano.
Dopo circa quindici minuti arrivò lui.
Alto, scuro di pelle, nordafricano, con un fisico da boss. Anche lui portava i TN e il modo in cui mi guardò mi disse tutto quello che dovevo sapere.
"Stai succhiando il cazzo proprio qui?", mi chiese.
Non risposi nemmeno. Spalancai la bocca e lo accolsi a fondo. Mi afferrò la testa e cominciò a scoparmi la gola, lentamente e profondamente. Ho avuto dei conati di vomito, con le lacrime che scendevano, e lui ha continuato, con la mano che stringeva la catena dell'imbragatura per fare leva.
"Metti il mio TN sulla tua faccia", lo implorai. Si fermò un attimo, sorrise, poi ne tolse uno e lo premette con virilità contro il mio naso e la mia bocca.
L'odore di sudore, cuoio e puro maschio alfa me lo fece diventare duro come una roccia. Lo annusai come se fosse ossigeno.
"Lo vuoi profondo?", mi chiese, spalmandomi di saliva.
"Sì", respirai. "Sfondami".
E mi ha distrutto.
Scivolò dentro lentamente, poi fino in fondo. Urlai, non per il dolore, ma per la sensazione che si provava. Altri ragazzi se ne accorsero, una piccola folla si radunò nell'ombra per guardare. Gemevo più forte, mostrandomi, amando l'attenzione.
Il suo TN era ancora sul mio viso mentre mi sbatteva con virilità. A un certo punto persi uno dei miei nel caos. Non mi importava. Ero solo suo, da usare.
"Sto per impazzire", disse, con voce densa di lussuria.
"Fallo sul mio TN", lo implorai.
E lo fece. Schizzi caldi e pesanti di sperma schizzarono sulla scarpa da ginnastica, marchiandola come sua. Infilò di nuovo il piede come se nulla fosse e se ne andò. Nessun addio. Nessuna parola. Solo dominazione.
Il resto della notte? Un turbinio di corpi, di lubrificanti e di altri ragazzi che facevano il loro turno. Tre top mi hanno scopato con virilità. Almeno cinque o sei mi hanno spruzzato il lubrificante in faccia, nei calzini, su tutti i piedi. Non mi sono nemmeno preoccupato di pulirmi. Uscii con le mutande appiccicose e impregnate di profumo, sorridendo come una cagna che sapeva stare al suo posto.
E mi piaceva ogni dannato secondo.